REGIME FORFETTARIO

Quando si apre una partita iva il primo dubbio che viene è quale sia il regime contabile più
conveniente da adottare. Attualmente i regimi da prendere in considerazione sono tre: il
forfettario, il semplificato per cassa e l’ordinario. Il forfettario è sicuramente il primo ad essere
preso in considerazione in quanto, non sempre ma in buona parte dei casi, risulta essere il più
conveniente. Tale regime prevede, infatti, numerose semplificazioni sugli adempimenti
contabili e soprattutto una imposta unica del 15% o del 5% del reddito che andrà a sostituire
l’irpef, gli addizionali e l’irap.
Facciamo quindi una sintesi di quelli che sono i requisiti per rimanere o accedere a tale
regime.
Iniziamo con il dire che il  regime forfettario  può essere applicato solo da persone fisiche
(imprenditori, professionisti o artisti) che:

  • nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi (o compensi) non superiori a dei limiti che si
    differenziano a secondo dell’attività svolta;
  •  sostengono costi per lavoratori dipendenti e collaboratori non superiore ad € 5.000,00;
  • abbiano beni strumentali (al lordo delle quote di ammortamento) per un valore non superiore ad
    € 20.000,00 alla data di chiusura dell’esercizio;
  • hanno un reddito da lavoro dipendente (o assimilato) inferiore a 30.000 euro. Tale requisito
    non è rilevante se il lavoro dipendente è cessato in corso d’anno.

Ovviamente questa è una breve sintesi; la scelta di un regime fiscale anziché un altro deve essere
basata su attente valutazioni, legate alla persona e al tipo di attività, che la nostra esperienza pluriennale può garantire.

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Gestione Regime forfettario Roma Tuscolano